Test immunocromatografico rapido per la rilevazione semiquantitativa di Proteina C-Reattiva (CRP) in campioni di sangue intero o siero. IVD solo per uso professionale.
La Proteina C-Reattiva (PCR o CRP, in inglese) è una proteina di fase acuta prodotta principalmente dal fegato, la cui concentrazione aumenta in seguito a lesioni, infezioni e infiammazioni.
approfondisciSebbene non sia un marcatore specifico per una particolare patologia, la CRP viene utilizzata come indicatore diagnostico generico di infezioni e infiammazioni, oltre che per monitorare la risposta alle terapie ed il decorso post-operatorio.
I livelli di tale proteina nel sangue sono alti nel corso di infezioni batteriche, mentre sono contenuti nel corso di infezioni virali. Per questo motivo il dosaggio della Proteina C-Reattiva può essere uno strumento utile per definire la causa di uno stato infiammatorio.
Facilità d’uso
Risultati in 5 minuti
Supporto rapido al personale sanitario
C-REACTIVE PROTEIN RAPID TEST è utile nel coadiuvare la diagnosi e il monitoraggio terapeutico, in quanto aiuta a determinare l’origine di una possibile infezione.
approfondisciI livelli di Proteina C-Reattiva nel sangue raggiungono la massima concentrazione tra le 24 e le 48 ore dopo l’insorgenza dei primi sintomi di infezione/infiammazione (es. febbre, mal di testa, spossatezza), successivamente iniziano a diminuire con il passare della stessa.
C-REACTIVE PROTEIN RAPID TEST è un dispositivo immunocromatografico rapido per la rilevazione semiquantitativa della Proteina C-Reattiva in campioni di sangue intero.
Cut-off | 10 mg/L |
Specificità | 96,00% |
Sensibilità | 98,70% |
Accuratezza | 97,60% |
Negativo (< 10 mg/L): la concentrazione di CRP è inferiore a 10 mg/L, suggerendo l’assenza di un’infezione/infiammazione.
Positivo (10-40 mg/L): questi valori sono generalmente associati ad un’infezione di origine virale o all’esordio di un’infezione batterica.
Positivo (40-80 mg/L): questo risultato può essere associato ad un’infezione virale o batterica o ad un trauma fisico.
Positivo (> 80 mg/L): questo risultato può essere associato ad un’infiammazione batterica o ad infiammazione severa.
1. C-reactive protein concentrations as a marker of inflammation or infection for interpreting biomarkers of micronutrient status. Vitamin and Mineral Nutrition Information System. Geneva: World Health Organization; 2014 (WHO/NMH/NHD/EPG/14.7).
2. Calarco et al. 2023. “Analytical Performance of 17 Commercially Available Point-of-Care Tests for CRP to Support Patient Management at Lower Levels of the Health System." PLOS ONE 18 (1): e0267516.
3. Dittrich et al. (2016) “Target Product Profile for a Diagnostic Assay to Differentiate between Bacterial and Non-Bacterial Infections and Reduce Antimicrobial Overuse in Resource- Limited Settings: An Expert Consensus”. PLoS ONE 11(8): e0161721. doi:10.1371/journal.pone.0161721.
4. Martínez-González et al. 2020. “Point-of-Care C-Reactive Protein Testing to Reduce Antibiotic Prescribing for Respiratory Tract Infections in Primary Care: Systematic Review and Meta-Analysis of Randomised Controlled Trials.” Antibiotics (Basel, Switzerland) 9 (9): 610.
Il test è stato effettuato correttamente nel momento in cui vengono seguite le istruzioni per l'uso, compreso il tempo di lettura e interpretazione dei risultati indicato in procedura, alla sezione "INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI" delle istruzioni per l'uso.
Comparirà una linea colorata in corrispondenza della regione di controllo (C) sul dispositivo di test, a dimostrazione che il test ha performato correttamente. L'assenza di tale banda suggerisce di ripetere il test con un nuovo dispositivo e un nuovo campione.
Il colore e l’intensità delle bande sono importanti per l’interpretazione del risultato: rifarsi alla sezione “INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI" delle istruzioni per l'uso per valutare correttamente l’intensità delle bande test (T1, T2 e T3).
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